Lesioni macropermanenti: cosa sono e come si calcola il giusto risarcimento

Le lesioni macropermanenti sono delle invalidità che persistono nel paziente per tutta la durata della vita e vanno a compromettere l’integrità psico-fisica della persona.

Cosa sono le lesioni macropermanenti

Le lesioni macropermanenti sono dovute ad episodi dannosi e sono riconosciute dalla Legge che le risarcisce economicamente in proporzione al danno subìto. Sono disciplinate dall’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni riformulato recentemente dalla legge 24 del 2017 sulla responsabilità sanitaria.  In base a quanto stabilito dal suddetto articolo sono quelle che comportano una menomazione dell’integrità psico-fisica compresa tra 10 e 100 punti. Tali lesioni macropermanenti hanno un’incidenza negativa sulle attività quotidiane.

Il calcolo del danno biologico da lesioni macropermanenti è disciplinato dalle Tabelle di Milano

Il danno biologico macropermanente, detto anche non patrimoniale, prevede un punteggio di invalidità che va dai dieci ai cento punti. Per il calcolo del danno da lesioni macropermanenti bisogna affidarsi alla Tabella del Tribunale di Milano, una tabella unica per tutto il territorio italiano. Periodicamente il Ministero dello Sviluppo Economico emana un decreto che aggiorna gli importi di questa tabella in base alle variazioni degli indici dei prezzi al costumo Istat. Sul calcolo delle lesioni macropermanenti pesa anche il fatto se la menomazione incida in modo cospicuo su quelli che la norma definisce come “dinamico-relazionali personali”. Sarà il giudice a valutare l’incidenza su questi aspetti della vita del soggetto leso che dovrà motivare e provare l’effettiva correlazione tra la lesione e le dinamiche relazionali danneggiate. La maggiorazione del calcolo del danno biologico da lesioni macropermanenti in termini risarcitori può arrivare fino al 30%.

La tabella per le lesioni macropermanenti

La tabella per le lesioni macropermanenti citata precedentemente è rivolta agli esperti medico legali che hanno il compito di valutare il danno subìto. Essa indica dei parametri numerici che gli consentono di quantificare, nell’ambito di una causa di responsabilità civile che deriva da un sinistro, il calcolo delle lesioni macropermanenti. Queste figure dovranno dare un’opportuna motivazione che si accompagna all’assegnazione di un punteggio compreso tra 1 e 10 punti percentuali. La tabella per le lesioni macropermanenti usa un sistema a punto variabile. Funziona mediante l’assegnazione ad ogni punto di invalidità un valore monetario che è maggiore all’aumentare dei punti di invalidità e minore all’aumentare dell’età del soggetto leso. Ciò consente una personalizzazione del calcolo per le lesioni macropermanenti senza dare spazio alla discrezionalità del giudice.

La differenza tra lesioni micropermanenti e macropermanenti

Esistente una distinzione per quanto riguarda il danno biologico tra lesioni micropermanenti e macropermanenti. Le prime sono di lieve entità e sono disciplinate dall’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni private. Si tratta di lesioni meno gravi che, quantificate in termini numerici, hanno un punteggio che va da 1 a 9 punti percentuali. Si distingue tra danno biologico permanente, che si liquida in un importo crescente in misura più che proporzionale in relazione ad ogni punto percentuale di invalidità, e danno biologico temporaneo. Quest’ultimo viene risarcito con la liquidazione di una somma pari a 46.88 euro per ogni giorno di inabilità assoluta.