Risarcimento diretto e indiretto: cosa cambia

C’è un’enorme differenza tra i concetti di risarcimento diretto e indiretto. Nel primo caso, infatti, la vittima dell’incidente ottiene il risarcimento dalla sua compagnia assicuratrice. Nel secondo, invece, chi è rimasto danneggiato dal sinistro chiede il risarcimento alla compagnia assicurativa della persona che ha causato l’incidente. Andiamo a distinguere le due tipologie nel dettaglio.

Quando si applica il risarcimento diretto?

Il risarcimento diretto nei sinistri stradali è una forma di indennizzo tramite la quale la vittima di un incidente stradale ottiene quello che gli spetta dalla sua stessa assicurazione e non da quella di chi ha provocato il sinistro. Ci sono però dei casi specifici in cui non si può usufruire della procedura diretta, ma si deve per forza passare da quella indiretta. Nello specifico ciò avviene quando l’incidente ha coinvolto un pedone oppure feriti che abbiano riscontrato più del 9% di invalidità permanente. Inoltre non si può chiedere il risarcimento diretto all’assicurazione quando il sinistro ha visto protagonista un veicolo senza motore come può essere una bicicletta oppure un monopattino. C’è poi un’ulteriore circostanza per cui non si può procedere in questo modo ovvero quando il sinistro ha coinvolto più di due veicoli e ci sono almeno due responsabili dell’incidente. Infine bisogna fare ricorso alla procedura di risarcimento indiretto anche se non c’è stata una collisione, ovvero urti, tra i veicoli coinvolti nel sinistro.

È vantaggioso scegliere un’assicurazione senza risarcimento diretto?

Riassumendo, dunque, il risarcimento diretto nei sinistri stradali non è un procedimento obbligatorio. Anche quando spetta, si può optare per la richiesta di risarcimento indiretto per il sinistro stradale. Al contrario ci sono situazioni in cui è invece necessario per legge far ricorso al risarcimento indiretto. Ma se si può, essendo che i preventivi per le assicurazioni possono essere più bassi per le compagnie che non prevedono il risarcimento diretto, è conveniente stipulare una RC senza risarcimento diretto? Al momento può esserlo, ma se poi si finisce coinvolti in un incidente con ragione bisognerà inviare la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa della controparte. Spesso questo si traduce in una perdita di tempo e nel dover anticipare i costi per far riparare il veicolo e poi girare la fattura alla compagnia. Inoltre se si tratta di incidenti più complicati dove è difficile capire chi ha ragione o meno, i problemi potrebbero aumentare.

Cos’è e come funziona l’indennizzo indiretto

A questo punto valutiamo risarcimento danno indiretto sinistro stradale. Si tratta di una modalità di rimborso che si verifica quando l’assicurato è un soggetto diverso dal beneficiario. L’assicurazione dovrà effettuare a terzi il pagamento del rimborso. Solo in seguito potrà rivalersi sull’assicurato per quel che concerne eventuali somme in esubero. Rispetto al risarcimento diretto nei sinistri stradali, questa opzione fa registrare tempi più lunghi di circa 90 giorni. Inoltre si tratta di una procedura più impegnativa perché si dovrà comunicare con una compagnia altrui. Qualsiasi scelta prenderai, i professionisti di Studio9 saranno al tuo fianco e ti seguiranno passo dopo passo fino all’ottenimento del risarcimento che ti spetta.